Le semine dei cereali a paglia si avvicinano velocemente, creando alcune incertezze negli agricoltori sia per motivi climatici, sia per le quotazioni correnti del grano. A metà settembre per il frumento tenero si poteva infatti spuntare un prezzo massimo di 311 euro alla tonnellata, ma solo a patto di proporre un prodotto di forza con il 14% di proteine. Di poco superiore la quotazione per il grano duro, con 316 euro alla tonnellata, conferendo un tasso proteico minimo non inferiore al 13,5%. A ciò si aggiunga il meteo incerto di inizio autunno 2024, che se perdurasse con continue perturbazioni renderebbe difficile la semina nel periodo ottimale.
Ogni stagione è però storia a sé e nulla vieta di pensare che i prezzi possano variare in meglio durante il 2025. Analogamente, la finestra temporale in cui seminare i cereali è abbastanza ampia da riuscire a cogliere il momento giusto nei diversi areali cerealicoli nazionali. Si può e si deve quindi adottare la massima razionalità imprenditoriale per operare scelte aziendali che salvaguardino le remuneratività finale.
In tal senso la Linea Umostart di concimi microgranulari offre benefici alle colture che superano gli investimenti sostenuti, permettendo di massimizzare le rese con un minimo investimento
iniziale.
In passato si è registrato infatti un uso eccessivo di concimi fosfatici minerali con la conseguenza che molti suoli, soprattutto nella pianura padana, sono risultati sovrafertilizzati; l’innalzamento dei prezzi dei concimi fosfatici (iniziato con il picco del 2008), le istanze ambientali, tecniche colturali come la minima lavorazione o il maggior ricorso alle rotazioni, la graduale affermazione di concimi organo-minerali hanno ridotto l’impiego del comparto dei fertilizzanti “tradizionali” come il fosfato biammonico. Il mantenimento di un livello di prezzo elevato delle “commodity” fosfatiche rischia di far eliminare completamente la concimazione fosfatica dai piani colturali soprattutto per la cerealicoltura, visto il contemporaneo ribassamento del prezzo delle derrate, con conseguenze negative sulla quantità/qualità delle produzioni future.
Da un punto di vista agronomico, se è vero che nei nostri terreni possiamo ancora disporre di un “tesoretto” di fosforo bloccato dal pH e dal calcare e quindi parzialmente disponibile per le
colture, l’eliminazione delle concimazioni fosfatiche di pre-semina o fondo è stata avallata, nel recente passato, anche da disciplinari di produzione secondo le buone pratiche agricole specificamente per i cereali a paglia, delegando così al solo azoto il ruolo di elemento nutritivo “chiave” per frumento, orzo e cereali minori.
Se questo approccio può essere in parte condiviso soprattutto in presenza di rotazioni, dove i cereali possono sfruttare la forza vecchia lasciata da colture più intensive, l’applicazione nel solco di semina dei concimi microgranulari Umostart a base principalmente di fosforo, ma contenenti anche azoto e microelementi rappresenta la “terza via” tra l’applicazione dei dosaggi consueti dei concimi tradizionali, oggi difficilmente sostenibile, e il loro completo abbandono.
I vantaggi offerti dalla Linea Umostart sono agronomici, logistici e ambientali.
Circa i vantaggi agronomici, questi possono essere riassunti come segue:
1) La localizzazione nel solco di semina delle diverse formulazioni di Umostart (Cerealis, Cereal e Bios per l’agricoltura biologica) alla dose media di 30 kg/ha ne consente una rapida assimilazione, senza dispersioni nell’ambiente o a favore delle malerbe, anche in condizioni di siccità per cui l’efficienza d’uso della concimazione arriva a valori prossimi al 100% contro il 15% medio dei concimi fosfatici tradizionali
2) La tecnologia della microgranulazione mantiene per il tempo necessario nella soluzione circolante la concentrazione ottimale di fosforo e azoto che, coadiuvati dai microelementi, stimolano la crescita della radice che diventa maggiormente in grado di assorbire le concimazioni azotate di copertura; quindi anche in questo caso viene aumentata l’efficienza delle concimazioni, cioè si incrementa la quota parte dell’azoto assorbito rispetto a quello distribuito (studi ripetuti dimostrano che l’efficienza d’uso delle concimazioni azotate di copertura sui cereali è di poco superiore al 50%, mentre un apparato radicale più sviluppato porta ad una riduzione delle perdite e quindi innalza l’efficienza della concimazione azotata fino all’ 80- 90% e questo è un risparmio “nascosto” ma non trascurabile di cui tener conto nella valutazione dei costi colturali complessivi.
3) Ridotto compattamento del terreno per la riduzione dei passaggi di concimazione e semina da due a uno (distribuzione contemporanea di seme + microgranulati Umostart nel solco)
Vantaggi logistici e ambientali:
1) I dosaggi ridotti rappresentano un evidente vantaggio sia in fase di stoccaggio che di applicazione in campo riducendo i fabbisogni di manodopera e ottemperando alla richiesta di riduzione degli input chimici auspicati dal Green deal e dalle attuali e future normative europee.
2) Il ” carbon footprint ” di Umostart sia per il processo produttivo “meno energivoro” rispetto ai grossi impianti di concimi tradizionali sia per i ridotti dosaggi ad ettaro ne evidenzia l’effetto positivo sulla riduzione delle emissioni di gas serra sia in fase produttiva che applicativa.
La meccanizzazione deve essere adeguatamente evoluta per applicare la gamma Umostart in modo appropriato ed uniforme visti i bassi volumi ad ettaro; a tal proposito gli ultimi modelli di seminatrici sono in grado di assicurare la corretta distribuzione anche dei concimi microgranulari nel solco di semina; in caso di parco macchine “più datato” l’applicazione di un apposito kit sulla seminatrice oggi più facilmente reperibili sul mercato (tramoggia aggiuntiva collegata con il sistema di semina del seme) consente la perfetta ed omogenea distribuzione dei quantitativi sufficienti per un buon effetto “starter sulla radice”: (minimo 20 kg/ha).
La modernità della gamma Umostart viene confermata in caso di:
1) Minime lavorazioni (il microgranulo Umostart nel solco di semina si scioglie e rilascia gli elementi nutritivi in perfetta sintonia con lo sviluppo della radice dei seminativi, meglio e più tempestivamente di quanto facciano i concimi tradizionali).
2) Precision Farming: uno sviluppo ottimale della radice consente di intercettare meglio e quindi assorbire in modo efficiente le diverse quantità di azoto distribuite in base alle mappe di fertilità o in relazione al rateo variabile, esaltando questa evoluzione della concimazione che sta dimostrando evidenti vantaggi rispetto a quella tradizionale a rateo fisso e indipendente dalla variabilità della fertilità dei suoli.
In conclusione l’applicazione dei diversi formulati della gamma Umostart (la prima e la più completa del comparto dei concimi microgranulari) offre importanti soluzioni tecniche alla moderna cerealicoltura per salvaguardare la resa e il reddito finale contenendo i costi colturali.
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