Iseran e mais: i diserbi di pre-emergenza post-metolaclor

Nel 2024 i diserbi del mais hanno visto chiudere il cammino di affermati erbicidi contenenti s- metolachlor, erbicida che causa revoca è stato possibile impiegare in campo fino al 23 luglio dell’anno appena trascorso. Su mais poteva essere applicato in pre-emergenza, oppure in post-emergenza sino alle 2-3 foglie vere della coltura. Nel suo spettro d’azione ricadevano fondamentalmente le foglie strette, coadiuvando al contempo i dicotiledonicidi nel controllo di alcune foglie larghe.

Dalle semine 2025 i diserbi di pre-emergenza e di post-emergenza precoce del mais dovranno però fare a meno dello storico graminicida. Tale defezione apre quindi a nuovi scenari malerbologici, richiedendo soluzioni capaci di subentrare tecnicamente ai prodotti ormai non più impiegabili in campo.

In tal senso, Sipcam Italia propone Iseran, erbicida selettivo a due vie contenente clomazone e mesotrione in ragione rispettivamente di 80 e 150 grammi per litro. Oltre all’efficacia su un ampio spettro di malerbe, il prodotto risulta particolarmente flessibile nell’impiego, potendo anche essere utilizzato ovunque senza vincoli normativi di sorta.

Praticità e sicurezza di impiego vengono inoltre esaltate dall’innovativa formulazione ZC, ossia una raffinata sospensione di capsule che rende Iseran efficace sulle malerbe e selettivo su mais, controllando le principali foglie larghe e mostrandosi efficace anche su diverse foglie strette.

Nello spettro d’azione di Iseran figurano graminacee di fondamentale importanza per il mais, come Coda di volpe, Digitaria, giavoni, Poa, Setaria e sorghetta da seme. Ampio lo spettro anche sulle foglie larghe, fra le quali risultano sensibili Cencio molle, Acalifa, malerba in forte espansione nel Nord Italia, proseguendo con amaranti, Anagallide, Bidens, Capsella, chenopodi, Stramonio, Diplotaxis, Fumaria, Galinsoga, Solanum, Galium, Mercurialis, Camomilla, erba Porcellana), papavero, Correggiola, Fallopia, Senecio, Stellaria, Sonchus, Veronica, Vilucchio, Ambrosia (infestante ad alto potere allergizzante), rafano, Diplotaxis e diverse poligonacee.

L’applicazione di Iseran in pre-emergenza o in post-emergenza precoce permette quindi di condizionare le graminacee presenti, controllando ottimamente le popolazioni di dicotiledoni, facilitando eventuali interventi di post-emergenza piena.

Massima attenzione anche ai fenomeni di resistenza: i meccanismi d’azione delle due sostanze attive sono infatti altamente complementari, differendo anche da quelli degli erbicidi comunemente impiegati in post-emergenza, come per esempio gli Als inibitori.

Clomazone appartiene alla famiglia chimica degli isossazolidinoni e agisce sulle malerbe inibendo l’enzima deossi-D-xilulosio fosfato sintase (Doxp). Per tale ragione è stato inserito nel Gruppo HRAC 13.

Mesotrione fa invece capo alla famiglia dei trichetoni e nelle infestanti inibisce l’enzima 4- idrossifenil-piruvato-diossigenasi (4-HPPD), meccanismo d’azione che ha fatto inserire la sostanza attiva nel Gruppo HRAC 27.

Iseran può essere impiegato su mais sia in pre-emergenza classica, sia in post-emergenza precoce, assicurando quindi l’ottimale copertura di entrambi i posizionamenti tecnici. In caso la scelta sia quella di applicare in post-emergenza precoce, l’intervento deve cadere entro le 3-4 foglie vere della coltura.

Quanto a dosi da utilizzare, in pre-emergenza si può impiegare Iseran da solo a 1 litro per ettaro in presenza di modeste infestazioni di graminacee, controllabili cioè senza la necessità di abbinare uno specifico graminicida. In caso invece di presenza significativa di foglie strette la dose di Iseran è di 0,8 litri per ettaro, da abbinare a un prodotto a specifica attività graminicida. Si scende invece a 0,7 litri di Iseran per ettaro in post-emergenza precoce, da miscelare sempre con un prodotto specialistico per le foglie strette.